Eliminazione virus e clonazione su nuovo SSD
Il notebook presentava la solita lentezza snervante di tutti i notebook con disco meccanico. Inoltre era stato accusato di avere dei virus.
Ho eliminato i virus con l’antivirus installato, ho clonato su nuovo disco SSD che ho suggerito di installare sul notebook per poterci lavorare col computer e non solo guardarlo inerte.
Intanto che aspettavo il disco SSD nuovo mi sono cimentato nella clonazione con metodo unix con il programma DD. Questo programmi unix permette di trasformare il disco in un file. Avendolo trasformato in un file è possibile archiviarlo, come un file, ricopiarlo, modificarlo, scompattarlo, ecc. ecc.
Clonazione
Quindi è una clonazione non disco verso disco, ma disco verso file, e file verso disco. Diciamo che non è la cosa più veloce da fare, ma ci sono diverse utilità che si possono sfruttare in questo modo.
Facendo una clonazione su un file posso reinstallarlo anche se non avrò più a disposizione il disco originale, metti caso si distrugge. Posso fare la copia del file molto più facilmente. Posso clonarlo su più dispositivi. Posso elaborare il file come se fosse il disco originale, lo posso montare in una macchina virtuale, posso navigare nei file, manipolare le partizione.
Il tutto con la facilità di utilizzo di un file, un file complesso, ma pur sempre un file.
Quando mi è arrivato il nuovo SSD ho clonato sopra l’immagine originale del disco, Windows ha fatto un minimo di capricci, una schermata blu dove mi avvisa della non coerenza di qualcosa, che ha aggiustato lui saprà mai come.
Il computer si è riavviato, con la notevole velocità del disco SSD, ed anche questo sistema avrà tutti installato come prima, i programmi tutti belli al suo posto, le password funzionanti in ogni pagina internet come prima, stampanti e driver funzionante al loro posto, e tutti i file esattamente dove erano prima. Nessuna differenza per l’allegra cliente.
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